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Al giorno d'oggi, la parola Fintech non è più un termine così insolito e sta entrando sempre più nel linguaggio di uso comune. Ciò dimostra come il settore abbia ormai assunto una certa rilevanza nell'economia del Paese e abbia saputo avvicinarsi ai cittadini, mostrando loro i vantaggi dei propri servizi e prodotti, di cui ognuno può beneficiare quotidianamente. 

Ma cos’è davvero il Fintech e da dove nasce il termine?

La parola Fintech nasce dalla crasi dei due termini inglesi Finance (Fin) e Technology (Tech) e comprende ogni tipo di applicazione degli strumenti digitali nel mondo finanziario, con l’obiettivo di semplificarne l’accesso al pubblico. Sì ok, fin qui tutto chiaro. Ma nel pratico, di cosa si tratta? E qual è l’impatto nella vita di tutti i giorni? Basta fare un salto indietro di pochi anni, per comprendere come l’applicazione delle nuove tecnologie sia stata in grado di cambiare significativamente l’ecosistema finanziario, creando nuovi prodotti, servizi e modelli di business e portando con sé un cambiamento radicale che ha coinvolto i servizi finanziari in ogni ambito. Per capire meglio la portata del cambiamento, proviamo ad analizzare qualche esempio più concreto.

Digital Banking

Il più semplice e probabilmente il più noto esempio di applicazione Fintech nella quotidianità è il Digital Banking, che permette di accedere, monitorare e gestire le proprie finanze tramite App. Se qualche anno fa, infatti, occorreva recarsi presso una filiale per effettuare anche un semplice bonifico, adesso è possibile farlo in pochi secondi attraverso il proprio smartphone ed è ormai abbastanza inusuale recarsi in filiale per operazioni che si possono effettuare comodamente da casa, in maniera più veloce e automatica, con pochi click.

Buy Now, Pay Later

Democratizzare i servizi finanziari, aumentandone l’inclusività, è tra gli obiettivi primari del Fintech. Ogni volta che acquisti un prodotto o servizio e scegli di pagarlo in futuro – solitamente senza interessi – stai utilizzando un servizio Fintech, nello specifico il Buy Now, Pay Later. Il nome è di per sé esplicativo, si tratta di un tipo di finanziamento, definito anche prestito rateale, che permette di effettuare un acquisto versando soltanto un piccolo acconto dell’importo complessivo e pagare l’importo residuo in una serie di rate senza interessi. I vantaggi sono evidenti: il modello di rateizzazione degli acquisti online è oggi messo a disposizione da diverse piattaforme di eCommerce, per incentivare i consumi e offrire soluzioni di pagamento alternative e flessibili. Si fornisce, inoltre, la possibilità di affrontare spese più ingenti anche in situazioni di emergenza, senza la necessità di disporre di tutta la cifra in quel determinato momento. Attenzione però a non trascurare i possibili rischi connessi: acquisto impulsivo, insoluti o ritardi nei pagamenti delle rate, difficoltà nella richiesta di rimborso in caso di problemi con il prodotto acquistato.

Embedded Finance

L’Embedded Finance – letteralmente Finanza Integrata o Finanza Incorporata – ha segnato l’inizio di una nuova era nel mondo dei servizi finanziari ed è destinata a crescere in modo repentino. Sotto la spinta del nuovo quadro normativo e della PSD2, consente sostanzialmente ad aziende di qualsiasi settore di fornire servizi finanziari e creare un’esperienza molto più fluida e personalizzata per i propri clienti. Ai consumatori finali sembrerà che sia direttamente l’azienda con cui interagiscono a fornire il servizio di pagamento ma in realtà, nella maggior parte dei casi, saranno le banche tradizionali o le startup fintech regolamentate ad abilitare questo servizio. Potremmo vederla così: anche se sono le aziende a essere visibili sulla scena, sarà comunque necessario che le banche o le fintech continuino a operare dietro le quinte.  Che si tratti di pagare un caffè o gestire le proprie finanze, il Fintech pervade ormai la quotidianità e, anche senza accorgercene, utilizziamo servizi Fintech ogni giorno: le nuove tecnologie hanno rivoluzionato il modo in cui i consumatori accedono ai servizi finanziari e il fenomeno è destinato a crescere e procedere in questa direzione.

Fintech in Italia: a che punto siamo?

I numeri evidenziano chiaramente la straordinaria crescita del settore e la capacità del Fintech di affermarsi come generatore di innovazione tecnologica nonché attrattore di grandi capitali d’investimento. Stando ai dati di CB Insights, il 2021 ha segnato un picco di investimenti che ha toccato quota 28,2 bilioni di dollari a livello mondiale e il primo trimestre del 2022 conferma la crescita: gli investimenti dei Venture Capital europei hanno sfiorato gli 8 bilioni di dollari con il 20% destinato al settore Fintech. 

Come si posiziona il nostro Paese all’interno di questo scenario in continua crescita?

Anche in Italia, il Fintech si è ormai affermato con un numero consistente di aziende operanti nel settore e negli ultimi due anni la crescita ha registrato un incremento incalzante sotto la spinta della pandemia: durante il lockdown, infatti, anche gli utenti ancora affezionati alla filiale fisica, hanno preso familiarità e consapevolezza delle nuove opportunità offerte dal Fintech, con la conseguente digitalizzazione di gran parte dei servizi finanziari. Secondo i dati della ricerca dell’Osservatorio Fintech & Insurtech del Politecnico di Milano, durante il lockdown il 51% dei clienti italiani ha avuto necessità di interagire con la propria banca e il 73% di questi si dice soddisfatto del servizio ricevuto grazie a strumenti digitali, in particolare della possibilità di eseguire facilmente bonifici e pagamenti online, di interagire con il personale e di firmare documenti in digitale. Ad oggi, le realtà italiane attive nel settore sono circa 564 (Osservatorio Fintech & Insurtech) di cui la maggior parte basate nel Nord Italia e in particolare a Milano, sede anche del Fintech District, la più ampia e numerosa community Fintech in Italia che conta ormai 250 realtà.

Le 5 aziende che hanno raccolto più investimenti nell’ultimo anno

  • Satispay
  • Young Platform
  • Credimi
  • Faire.ai
  • Change Capital

Satispay

Satispay è un’innovativa piattaforma di mobile payment nata dall’idea di una Fintech tutta italiana. Grazie alla sua modalità di operare, completamente indipendente da carte di credito o debito, Satispay permette agli utenti di pagare in negozio e scambiarsi denaro tra amici, oltre a una serie di altri servizi come ricariche telefoniche, il pagamento di bollettini e pagoPA, donazioni e risparmi. Fondata nel 2013 da tre giovani imprenditori cuneesi, Alberto Dalmasso, Dario Brignone e Samuele Pinta, Satispay si pone l’ambizioso obiettivo di rivoluzionare il mondo dei pagamenti elettronici creando nuovi standard di trasparenza ed efficienza. Ad oggi, Satispay ha raccolto finanziamenti per circa 450 milioni di euro grazie a partner e investitori istituzionali e industriali. L’ultimo round, pari a 320 milioni, si è concluso a settembre 2022 portando la valutazione di mercato di Satispay a superare 1 miliardo di euro, aggiudicandosi il titolo di unicorno. 

Cosa significa essere Unicorno? 

Un’azienda unicorno è una startup che ha raggiunto una valutazione di mercato che supera il miliardo di dollari senza essere però quotata in Borsa. A coniare il termine nel 2013 è stata la fondatrice di Cowboy Ventures, Alieen Lee, per sottolineare quanto fosse difficile per una startup arrivare a un risultato di tale portata e da allora il termine è rimasto invariato. 

Young Platform

Young Platform è una startup Fintech con sede a Torino focalizzata sul mercato delle criptovalute. Fondata nel 2018 da sei studenti di Informatica dell’Università di Torino accomunati dalla passione per la tecnologia blockchain sin dalle scuole superiori - Andrea Ferrero, Alexandru Stefan Gheban, Samuele Raimondo, Andrea Carollo, Marco Ciarmoli e Daniele Rinaldi - ha come mission quella di semplificare l’accesso al mondo delle criptovalute attraverso un hub di prodotti che rispondono alle esigenze di diversi segmenti di utenti, dal principiante all’esperto. In 3 anni di attività ha visto la sua community crescere ed arrivare a raggiungere 300.000 utenti. Young Platform ha raccolto un totale di 20,6 milioni di euro di finanziamenti dalla sua nascita per arrivare a giugno 2022 ad un round 16 milioni di euro.

Credimi

Nata con la missione di semplificare l’accesso al credito per le imprese, Credimi è oggi uno dei più grandi digital lender per le imprese in Europa con oltre 2 miliardi di euro di finanziamenti erogati dall’inizio dell’attività e oltre 100 mila richieste di finanziamento presentate dalle piccole e medie imprese italiane. Intermediario finanziario vigilato da Banca d’Italia, Credimi contribuisce alla crescita delle PMI italiane con servizi di finanziamento a medio-lungo termine, disponibili per società di persone e di capitali e per ditte individuali. Fondata nel 2015 da Ignazio Rocco, oggi credimi conta 90 dipendenti ed ha raccolto un totale di 39,9 milioni di euro in finanziamenti in 4 round. L'ultimo finanziamento, dal valore di 5,6 milioni, è stato raccolto a gennaio 2022 da un round guidato da United Ventures e Vertis SGR S.p.A.

Faire.ai

Faire.ai è un'azienda innovativa di Fintech B2B che ha creato un nuovo sistema di valutazione del merito creditizio che stravolge i modelli bancari tradizioni del passato. Nata nel 2020, la startup ha iniziato la sua attività con il lancio, in collaborazione di Banca Progetto e Fabrick, dell’app Cream, che permette di ottenere istantaneamente un prestito da 300 a 3mila euro. La piattaforma di analisi ha un motore che trasforma i dati bancari grezzi in e utilizza il machine learning e l’intelligenza artificiale per stimare i modelli di rischio dei consumatori. La piattaforma gestisce l’intero ciclo di vita di un prestito, consentendo a banche e istituzioni finanziarie di accedere al mercato del prestito istantaneo con un’unica API. A Ottobre 22 Faire.ai ha raccolto 3 milioni di euro per continuare la sua espansione sul mercato italiano.

Change Capital

Change Capital nasce nel 2019 come società di mediazione creditizia iscritta all'OAM e crescendo è diventata uno dei principali marketplace per la ricerca di liquidità per PMI, dove gli imprenditori trovano credito. Insieme a grandi banche, importanti istituzioni e realtà Fintech, Change Capital offre alle imprese oltre 100 soluzioni per liberare la liquidità immobilizzata e trovarne di nuova, il tutto interamente online e in pochi click. Ad Agosto 2022 Change Capital ha chiuso un round di finanziamento di serie B da 1,7 milioni di euro guidata da Banca Popolare di Cortona e Banca Valsabbina.

Conclusione

Dalla blockchain alle Crypto, dal Data Management all’Artificial Intelligence, le possibilità di applicazione del Fintech sono tantissime e anche i grandi player tradizionali sono ormai consapevoli delle opportunità che derivano dalla collaborazione con realtà Fintech innovative. Se, infatti, è necessario rinnovarsi e rinnovare la propria offerta è ancor più indispensabile trovare il giusto partner per integrare le nuove tecnologie all’interno dei propri processi aziendali. La collaborazione e l’Open Innovation sono i nuovi paradigmi di riferimento, che plasmeranno indubbiamente il futuro dei servizi finanziari. 

L’obiettivo del corso di Business Innovation for Fintech è proprio quello di far conoscere la trasformazione digitale nel settore finanziario. Grazie a questa full immersion di due giorni, scoprirai come implementare una strategia che integri strumenti e tecnologie fintech, portando valore al tuo lavoro. Il corso si svolgerà in presenza venerdì 11 novembre e sabato 12 novembre presso il Campus di Talent Garden Isola a Milano.

Articolo aggiornato il: 21 agosto 2023
Talent Garden
Scritto da
Talent Garden, Digital Skills Academy

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