“All’inizio scelsi il liceo classico per una serie di cose, un po’ per forzatura e per la mia città natale, però la matematica mi ha sempre affascinata! Il greco mi piaceva, gli studi classici ti aprono la mente e al liceo ho acquisito sicuramente il metodo di studio, per cui mi sono messa sotto e – nonostante le lacune in matematica – arrivai tra i primi 20 al test d’ammissione in Ingegneria Informatica.”
Sono queste alcune delle parole estratte dalla chiacchierata appena fatta con Annalisa durante i caffè digitali che si tengono periodicamente in Talent Garden Cosenza.
Annalisa Perrotta, da dieci anni in NTT Data e oggi Team Leader ed Embedded Software Engineer, ci ha raccontato la sua storia, una storia iniziata con l’apparente inversione di rotta del passaggio dagli studi classici alla facoltà di ingegneria, una storia che in realtà celava la volontà di raggiungere il proprio obiettivo!
Ed è proprio di obiettivi, sfide e di voglia di mettersi in gioco che abbiamo parlato insieme a lei, di come lo sviluppatore non passi la vita davanti ad un pc a scrivere righe di codice e di quanto sia importante possedere o acquisire le tanto chiacchierate competenze trasversali.
Quando alla fine del dottorato voleva prendersi un anno sabbatico il caso ha voluto che partecipasse ad un recruiting day per quella che allora era Valueteam, oggi NTT Data: accetta così la proposta di partire per Milano, con gente che non conosceva e senza sapere quello che sarebbe successo. È questa la scelta, per lei coraggiosa, che se tornasse indietro non cambierebbe. Quanto a qualcosa che le piacerebbe fosse diversa, se potesse, è la fiducia in se stessi: mai essere presuntuosi anzi, esser sempre pronti ad imparare cose nuove, ma un pizzico di sana consapevolezza è fondamentale!
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