L’idea non è nuova, ma sta avendo sempre più successo. Quando il tuo progetto esiste da poco ed è in fase embrionale è quasi scontato appoggiarsi a mo’ di ufficio al proprio garage (o seminterrato, o tavolo della cucina che sia..). Ad un certo punto, però, non va più bene, non è più possibile (né credibile) continuare ad incontrare i propri clienti nello stesso “Starbucks” per i propri incontri d’affari.
Inoltre, e ve lo abbiamo già raccontato nel post di qualche mese fa, anche il più appassionato e dedito imprenditore potrebbe veder calare la propria produttività se il posto di lavoro corrispondesse alla propria casa… il tutto naturalmente implica la presenza di figli, cane e quant’altro intorno.
È proprio per far fronte anche a questa necessità che è sono nati (da qualche anno,ormai!!!!) spazi di lavoro condiviso (per andare incontro alle esigenze di freelance e startup) e se ne vedono sempre più.
Il coworking, appunto, non è una novità, ma il concetto di coworking si è evoluto anche in conseguenza del gran numero di startup in ambito tecnologico in costante aumento.
CoCo per esempio è un luminosissimo spazio di 16.000 metri quadrati che sfrutta il suo potenziale architettonico e peso storico, in passato era luogo di commercio per eccellenza a Minneapolis, infatti qui si vendevano le granaglie. Lo spazio si può affittare da una base di 50 Dollari. Il posto è molto diverso da com’era in passato, quando ancora era popolato da commercianti che offrivano urlando le proprie merci e da acquirenti che si sbracciavano in risposta, ora è sereno, tranquillo, ci sono freelance vestiti con pantaloni color kaki o in jeans che lavorano silenziosamente ai loro pc portatili mentre si sente risuonare “Pandora” in sottofondo.
Inoltre c’è anche un concierge che si accerta che caffé e pasticcini siano sempre a disposizione, che prende gli ordini per il pranzo e che si occupa anche di presentare i nuovi membri agli altri. Le persone che lavorano qui sembrano felici. Alcune di loro indossano cuffie, che stanno a significare che al momento sono occupate. Altre chiacchierano con il vicino. Nessuno ha l’aria scocciata o annoiata a morte che si vede a volte sui volti di chi lavora in un normale ufficio.
Se anche tu stai cominciando a pensare che hai bisogno di un cambio di scenario, dovresti considerare i vantaggi del co-working:
♦ Puoi lavorare da solo o avere un team. A CoCo, per esempio, ci sono molte persone che pagano per affittare sedia e scrivania dalle 8 di mattina alle 5 di pomeriggio. Ma ci sono anche start-up composte da 8 persone che hanno accesso ad uno spazio allestito per gruppi 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Lo spazio è aperto e ricorda un alveare, con i suoi muri costituiti da pareti trasparenti che permettono di vedere ciò che succede tutt’intorno. Il co-fondatore di CoCo, Kyle Coolbroth, sostiene che i muri convenzionali impediscono ai membri (di start-up diverse) di incontrarsi. Dice: “Gli incontri fortunati diminuiscono se ci chiudiamo nelle nostre caverne”.
♦ Costruisci relazioni. Frank Grazzini e Neal Tovsen sono co-fondatori di AgSphere, una piattaforma online che da a chi ne fa parte informazioni in tempo reale circa l’inventario delle loro scorte e rimanenze, i due concordano sul fatto che se non fosse stato per CoCo non avrebbero mai incontrato diversi dei loro clienti e potenziali investitori. Oltre a quanto già esposto hanno tratto benefici dalla collaborazione con altre start-up, dalla quale sono emerse nuove idee e da cui hanno trovato aiuto per risolvere problemi. CoCo offre anche aperitivi ogni martedì sera per incoraggiare la collaborazione e la conoscenza reciproca fra i suoi membri.
♦ Il co-working rende soddisfatti i clienti. Gli incontri d’affari con i clienti nelle apposite stanze all’interno dello spazio sono infinitamente più professionali che all’interno di un bar. Teicko Huber, fondatore e presidente di un’impresa che gestisce redditi che si chiama Focus2Grow, ha un team di 7 persone che lavorano nello spazio CoCo sia a Minneapolis che a St. Paul e decidono di incontrare i clienti in un luogo piuttosto che nell’altro in base a dove è più comodo, sia per il cliente che per loro.
♦ Qui puoi anche trovare nuove idee per sviluppare una prossima impresa. Tob Cryns, sviluppatore, gestisce 2 imprese fuori da CoCo “The Mighty Mo Design Company” e la “Minnesota WordPress Hosting”. Ha fondato la seconda in collaborazione con un membro di CoCo e da quando è entrato a farne parte i suoi guadagni sono aumentati parecchio perché altri membri lo hanno assunto per creare i siti web delle loro imprese. La cosa veramente positiva è che possono vederlo mentre lavora per loro e verificare i suoi progressi o rivedere qualcosa insieme, in qualsiasi momento. Tob sostiene che l’ambiente in cui lavora gli permette di creare siti migliori.
♦ Gli spazi di co-working stanno reinventando il senso di “comunità”. Le hi-tech startup coomunity stanno avendo successo anche fuori dalla Silicon Valley grazie agli spazi di co-working come CoCo. Il presidente di Google Eric Schmidt è stato recentemente a Minneapolis per vedere lo spazio e parlare con le startup che fanno parte di CoCo, vi era stato invitato dal sindaco R.T Rybak, che ha concesso a CoCo quello spazio così unico perché voleva che quel quartiere diventasse un quartiere d’impresa. Così è stato.
I Co-workers hanno un buon giudizio circa l’iniziativa. Michael Noble, che sta per lanciare sul web una nuova piattaforma sociale chiamata Nitch, dice che uno dei motivi per cui utilizza CoCo è l’energia positiva che infondono gli altri imprenditori che vi lavorano. “ Tutti sono ottimisti riguardo quello che cercano di fare e che vogliono realizzare. A volte serve solo essere circondati da persone che sperano e aspettano il successo della loro impresa, è una cosa contagiosa”.
Controlla se vicino a te c’è uno spazio come quelli di cui abbiamo trattato. Coolbroth suggerisce di guardare su Liquid Space per trovarne uno. Oppure visitane uno, ce ne sono centinaia in tutto il mondo.