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Non importa se da ragazzi invece di avviare la vostra azienda di informatica in garage avete preferito fare altro: potete comunque diventare cybersecurity analyst. La professione, una delle più richieste dal mercato considerando lo scenario in cui la digitalizzazione è sempre più pervasiva con conseguente aumento dei rischi legati a tale ambito, privilegia un approccio multidisciplinare, per cui da qualsiasi percorso si provenga si può dare il proprio valore aggiunto. Una laurea in Giurisprudenza o in Psicologia non devono fungere da freni se l’intenzione è lavorare nel mondo della cybersecurity. Attraverso un percorso formativo studiato ad hoc per rispondere alle esigenze delle aziende sarà possibile acquisire tutte le competenze necessarie al fine di svolgere al meglio questo lavoro tanto stimolante quanto remunerativo.  Lavorare nella cybersecurity non significa dover maneggiare computer tutto il giorno. Nel mestiere dell’analista, un approccio olistico è anzi privilegiato. Non è quindi richiesta tanto la mera conoscenza del macchinario informatico, quanto un bagaglio culturale completo che comprenda per esempio anche nozioni teoriche e soft skill come la capacità di problem solving per capire come ridurre l’impatto di un incidente o ancora l’abilità di comunicare per creare consapevolezza nel personale e prevenire i rischi legati al fattore umano. Chiunque può diventare un cybersecurity analyst, con la guida giusta

Perché valutare una carriera nella cybersecurity

Il momento in cui si affronta la carriera universitaria è delicato, in quanto sicuramente incide sul proprio bagaglio di esperienze in modo importante. Tuttavia, le scelte fatte in questo periodo non per forza sono definitive e c’è sempre la possibilità di valutare una carriera alternativa, anche non del tutto attinente al percorso accademico intrapreso. Considerando la rapidità con cui il mercato del lavoro cambia, riflettendo d’altro canto il costante mutamento del mondo soprattutto nell’era della digitalizzazione, è utile capire che se si studia Psicologia non si sarà obbligati a lavorare come psicologi. L’innovazione offre possibilità a tutti, dando l’occasione agli studenti universitari o ai neolaureati di applicare le proprie competenze in un campo stimolante e in evoluzione continua.  In questo contesto, l’ambito della cybersecurity è particolarmente fertile di opportunità e aperto ad accogliere professionisti con il know how più disparato.  Questo perché al mondo della cybersecurity non servono solo esperti informatici. Si tratta di un ambito in cui si predilige un approccio olistico, non unicamente tecnico, per cui anche giovani con competenze che possono sembrare non adatte al ruolo in realtà possono approcciare una carriera come analista. Le soft skill per esempio, come la capacità di problem solving, sono particolarmente valorizzate, così come la capacità di osservazione e di notare dettagli che non a tutti possono essere immediati, solo grazie agli studi particolari che si ha avuto il privilegio di condurre.

Come ottenere il know-how da cybersecurity analyst

La formazione specialistica in questo caso, magari con un corso professionale post laurea o da affrontare come extra durante gli studi, è il trait d’union tra il mondo dell’università e quello del lavoro nella Sicurezza informatica. Le diverse competenze, le lauree in materie anche umanistiche, diventano un valore aggiunto da proporre a un potenziale datore di lavoro e non una nota da nascondere nel curriculum vitae perché non si sa che importanza attribuirvi. Formarsi grazie a esperti del settore e diventare analisti acquisendo una conoscenza professionale che permetta di svolgere bene il proprio lavoro nella cybersecurity è la chiave per capire quale sia il potenziale del proprio bagaglio esperienziale e imparare a sfruttarlo sul mercato. In questo modo si diventerà per le aziende una risorsa importante, particolare, capace di portare “quel qualcosa in più” in un team di sicurezza. 
Articolo aggiornato il: 30 agosto 2023
Talent Garden
Scritto da
Talent Garden, Digital Skills Academy

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