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In un mondo sempre più digitale che cambia rapidamente, essere costantemente aggiornati con i trend di settore è diventata una condizione necessaria per la sopravvivenza e un presupposto indispensabile per la propria crescita professionale e aziendale.

Alcune tecnologie si sviluppano, altre nascono, altre ancora si consolidano, si evolvono e con esse i gusti e le aspettative degli utenti finali da soddisfare. Questo vale per qualsiasi settore di riferimento, in particolar modo per il Design, poiché influenza in maniera diretta il rapporto tra l’utente e il prodotto. Roman Nurik, Designer e Design Advocate di Google, sostiene che la UX (User Experience) sia la discriminante tra le aziende che continueranno a crescere e quelle che, invece, saranno destinate al fallimento. Un’analisi che, a un primo impatto, può sembrare catastrofica ma che, malgrado tutto, è sostenuta da figure del calibro di Jeff Bezos e Steve Jobs. I progressi dell’Intelligenza Artificiale, la progettazione di dispositivi che dialogano con l’utente sulla base delle sue caratteristiche e preferenze, la realtà aumentata, l’accelerazione dei processi grazie al Machine Learning, sono solamente le premesse di un mondo nuovo che il Design sta contribuendo a progettare, disegnare, sviluppare. Le smart technologies richiedono esperienze sempre più personalizzate e una User Experience sempre più inclusiva. La ricerca di requisiti estetici appaganti e di un sempre più elevato grado di usabilità dei prodotti digitali influenzerà molto gli artefatti e il modo in cui questi verranno progettati nell’anno appena iniziato. Le interfacce dovranno essere in grado di raccontare delle storie attorno al prodotto digitale che rappresentano. Se fino a oggi la tendenza era quella di portare l’utente a scansionare le pagine, d’ora in avanti le cose cambieranno un po’, proprio in riferimento alla storie a cui si faceva riferimento poc’anzi. Diventerà quindi necessario porre l’attenzione su quei dettagli che fino a ora sono stati messi un pò in secondo piano. Quali? Ecco i trend che sconvolgeranno il 2019.

1 La tipografia

La componente più importante.

Può aiutare a focalizzare l’attenzione degli utenti, evocare in loro emozioni o dare un tono di voce ai contenuti che si presentano, donare gerarchia visiva, ritmo ed enfasi. Ma d’ora in avanti servirà qualcosa in più, bisognerà spingersi oltre.

2 Il Copywriting

La base imprescindibile per la produzione di una buona Experience.

Perché proprio il copy? La risposta è molto semplice. Mentre il visual cattura l’utente, un copy narrativo è in grado di proiettare l’utente dentro il servizio stesso, facendolo sentire parte del prodotto e di conseguenza dell’esperienza che ne deriva dall’impiego. Raccontare storie avvincenti è cruciale, ma il modo in cui queste vengono presentate lo è altrettanto. Ed è qui che lo User Experience Design entra in scena aiutando le aziende a plasmare i racconti sulla loro identità e renderli attraenti agli occhi dei propri utenti.

3 I video

Per introdurre i consumatori ai loro marchi, ai loro prodotti o servizi. 

[embed]https://www.youtube.com/watch?v=2BngXwVYbpc[/embed] Sono capaci di instaurare un legame emotivo con il pubblico, che si tratti di un contenuto commovente, educativo o divertente i video fanno scattare qualcosa nella mente di chi li guarda e li rende immediatamente condivisibili. I video frutto di una giusta strategia di marketing determinano la soddisfazione degli utenti.

4 Il Minimal

Tuttavia, in ambito Visual la scia da perseguire sarà ancora quella del minimalismo.

Ottimo per la riduzione del carico cognitivo e per la costruzione di User Interfaces che rimuovono gli elementi superflui. Pulizia e nitidezza e palette limitate di colori, seppur vividi, consentiranno di focalizzare l’attenzione dell’utente sugli elementi veramente importanti. Linee semplici e pulite accompagneranno grazie al contrasto colori e caratteri grassetti.

5 Le Micro Interaction

Sosterranno i progettisti nella costruzione di prodotti più usabili.

L’utilizzo dei vari device è sempre più frenetico e l’utente, nei vari contesti di utilizzo, necessita continuamente di feedback, di suggerimenti sul suo stato di navigazione e di messaggi da parte dell’applicativo che sta utilizzando. Le Micro Interaction sono una sorta di superpotere che, grazie al dinamismo di alcuni elementi, rende più semplice la comprensione delle interfacce catturando l’attenzione verso elementi chiave e donando personalità, carattere e riconoscibilità all’artefatto arricchendo di conseguenza anche la sua UX. In quest’ottica sarebbe raccomandabile inoltre costruire una navigazione cosiddetta lineare, ovvero che mostri all’utente esattamente dove si trova e cosa fare sullo schermo conducendolo in tutta serenità verso l’obiettivo finale del prodotto.

6 La voce

In continua evoluzione.

Una tipologia di navigazione completamente diversa ma non da sottovalutare, invece, è quella legata al comando vocale. Il 71% dei partecipanti alla  Consumer Intelligence Series Voice Assistants Survey condotta da PwC all'inizio del 2018, ha dichiarato che preferirebbe utilizzare il proprio assistente vocale per cercare informazioni online piuttosto che digitale fisicamente la ricerca su una tastiera. E quest’anno di novità nel campo del vocal ce ne sono state molte. Dopo Google Home il 2018 ha visto sbarcare in Italia Alexa e chissà che il 2019 non sarà l’anno di Apple Home. Ad ogni modo, i vocal assistants stanno diventando sempre di più nostri amici e nonostante non siano tangibili anche loro sono formati da interfacce vocali.

7 La Virtual Reality

Ottimo strumento per la narrazione.

Consente infatti di immergere gli utenti in un contesto completamente distaccato da quello in cui si trovano realmente. In termini di potenzialità la Virtual Reality è stata una delle tecnologie più promettenti dello scorso anno. Purtroppo, forse a causa dei prezzi elevati, non è riuscita ancora a raggiungere una vasta fetta di pubblico. Tuttavia le cose cambieranno nei prossimi anni.

8 La Augmented Reality

Alla portata di tutti.

Così come per la VR, l’utilizzo dell’AR sarà in netta crescita nel futuro prossimo grazie alla sua capacità di dare vita a interazioni che sembrano aver luogo nel mondo reale. Questo permette di porre sullo stesso piano il mondo fisico e quello digitale.

9+10

Infine, con l’avvento del Machine learning e del AI, le aziende hanno avuto l’opportunità di adottare un approccio più personalizzato verso i propri clienti. Il mondo del Design permea ogni aspetto della vita umana ed è come quest’ultima dinamico e in continua trasformazione. La velocità con cui le nuove tecnologie si affermano e diffondono condurrà a sempre nuove trasformazioni del Design, che tuttavia non perderà mai le sue fisse regole di ordine e coerenza. Data la complessità dei problemi che risolve, allora, sarà forse proprio il Design nel 2019 la bussola per non perdere la via! Di Manuel D'Antimi, User Experience and Service Designer Specialist | Global Digital Solution at Enel
Articolo aggiornato il: 09 agosto 2023
Talent Garden
Scritto da
Talent Garden, Digital Skills Academy

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