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Da esperta di Lean nel settore bancario a Sviluppo e Formazione HR in Sogei: Annalisa è curiosa e con una forte passione per le persone, e sfrutta le metodologie e i tool che il digital ci regala ogni giorno. Consapevole del ruolo sempre più centrale delle risorse umane, frequentare Digital HR Master è stata fonte continua di stimoli e spunti che ha condiviso weekend dopo weekend con i colleghi. Abbiamo chiacchierato con Annalisa della sua storia, del suo percorso e del ruolo e le sfide delle risorse umane: buona lettura!

Ciao Annalisa! Ci racconti chi sei e di cosa ti occupi?

Annalisa: Ciao! Sono una trentenne romana, molto curiosa della vita in generale - la mia passione più grande è viaggiare e in particolare organizzare viaggi per me e gli altri. Provo a mettermi sempre in gioco, affrontando con entusiasmo le nuove sfide e cercando di cogliere le opportunità che si presentano. Oggi lavoro in Sogei, dove mi occupo di Sviluppo e Formazione nell’ambito della Direzione “Persone, Organizzazione e Digital Experience”. Ho una laurea in Economia Aziendale e una precedente esperienza lavorativa nel settore bancario in progetti per il miglioramento dei processi con approccio Lean.

Da Lean a HR: come mai hai deciso di lanciarti nel mondo delle risorse umane?

Annalisa: Il Lean è un importante modello aziendale e culturale che coinvolge tutti i livelli e non solo un metodo basato su nuovi strumenti e tecniche, fin da subito la metodologia mi ha colpito per l’impatto che ha sulla persona. Ho iniziato a comprendere quanto per un Lean Thinking sia necessario il coinvolgimento dell’HR, come facilitatore nella diffusione di un nuovo approccio culturale e di un mindset innovativo. Questa importante relazione e contaminazione tra i 2 mondi Lean e HR, mi porta oggi a continuare a utilizzare e diffondere la metodologia nel team Sviluppo e Formazione.

Quali sono secondo te le sfide della figura HR in una realtà come Sogei? Quali in comune con startup, PMI o corporate e quali uniche per il suo caso?

Annalisa: Sogei sta vivendo un’importante evoluzione organizzativa e generazionale, congiuntamente all’acquisizione di nuovi clienti e partnership che stanno portando alla realizzazione di progetti strategici. Le nuove sfide proposte richiedono un’evoluzione del ruolo della funzione HR, chiamata a rispondere ai nuovi scenari attraverso un processo di inserimento di nuovi professionisti esperti e di giovani talenti. Allo stesso tempo è fondamentale prendersi cura del personale interno e assicurare una formazione continua mettendo in atto un piano di upskilling e reskilling, anche attraverso la proposta di nuove modalità di formazione e sviluppo. Come per startup, PMI e Corporate, la sfida più grande è quella di creare e costruire nel tempo una politica di People Value, condivisa e consapevole, che metta al centro la persona e il suo autosviluppo, occupandosi della sua crescita personale e non solo professionale.

Secondo la tua esperienza, qual è il ruolo dell’HR nella trasformazione digitale delle imprese?

Annalisa: In un contesto in rapida evoluzione anche la funzione dell’HR sta cambiando. Il nuovo ruolo richiede di creare una cultura molto solida basata sull’Employee Experience. Sarà quindi fondamentale per l’HR essere sempre più vicino al business, capire il contesto per essere di supporto alle persone e abilitarle ad affrontare gli scenari futuri, attraverso tre principali modalità:
  1. Sostenendo le nuove modalità di lavoro tese a promuovere autonomia, responsabilità, collaborazione, flessibilità e proattività nella gestione del cambiamento;
  2. Creando contaminazione di competenze e profili, una leva fondamentale per l’evoluzione organizzativa;
  3. Ponendo attenzione al consolidamento e alla valorizzazione delle competenze esistenti, con un occhio sempre rivolto allo sviluppo di nuove skill.
È importante iniziare a trovare delle soluzioni che possano rispondere alle esigenze delle persone e che siano funzionali e coerenti con la cultura e il contesto in cui ci troviamo, con la consapevolezza che si tratta di un percorso che va ben strutturato e con l’individuazione di framework che assicurino agilità e flessibilità.

Come ti ha aiutata Digital HR Master nel tuo lavoro? Quali sono i 3 elementi top del corso?

Il Master è stato un viaggio alla scoperta di nuove metodologie digitali utili nel settore HR. Ogni weekend è un’esperienza immersiva dove abbiamo approfondito argomenti verticali che di volta in volta, come tanti pezzi di un lego, si sono incastrati per costruire l’HR del futuro: una figura ibrida con competenze variegate che si contamina e relaziona quotidianamente con tutti i profili presenti in azienda. Tra tutto, i momenti top sono stati:
  • HR as a UX Designer, il design organizzativo è un approccio human centered volto a migliorare il “new way of working”, il modo in cui le persone lavorano insieme e il modo in cui le organizzazioni rispondono al cambiamento - “PROGETTARE PER (CON) LE PERSONE”;
  • HR Analytics, come utilizzare i dati per prendere decisioni strategiche. L’importanza di essere più data driven nel nostro ruolo, condizione necessaria per essere una funzione strategica;
  • Hackathon finale, un weekend intenso nel corso del quale ognuno con la propria creatività, innovazione e curiosità ha contaminato la squadra per presentare il migliore project work.

Cosa hai portato fin da subito nel tuo day by day e che risultati hai ottenuto?

Durante le singole lezioni cercavo sempre di pensare come introdurre nel nostro contesto le nuove metodologie digitali che stavo scoprendo, ho quindi creato nel mio quaderno di appunti un’area chiamata “Cosa possiamo fare nella nostra realtà”. È stato fondamentale condividere con i colleghi le attitudini, i tool e i framework presentati durante il percorso e mettere in pratica giorno dopo giorno le nozioni e il mindset appresi durante il Master per trovare insieme soluzioni innovative sui processi già esistenti (es. onboarding dei neoassunti). Ancora oggi grazie alla community di Talent Garden partecipo ai numerosi webinar HR, per cogliere nuovi spunti e stimoli anche da altre realtà aziendali.

Consiglieresti il Master e perché?

Certo che lo consiglierei! Se siete curiosi e volete mettervi in gioco, confrontandovi con colleghi provenienti da realtà diverse, questo Master fa per voi. Ogni weekend è un prezioso momento di contaminazione e di ispirazione per raccogliere spunti, suggestioni e stimoli. Tre mesi per scoprire metodi e strumenti innovativi ed essere pronti a rispondere adeguatamente ai cambiamenti del futuro. Per chi si domanda “cosa potrei fare di diverso?” “come sarà l’HR del futuro?” questo è il percorso giusto. Vorresti intraprendere il percorso formativo di Annalisa? Scopri Digital HR Master!
Articolo aggiornato il: 22 agosto 2023
Talent Garden
Scritto da
Talent Garden, Digital Skills Academy

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